Napoli, Marsiglia, Genova, Liverpool, Amburgo si allontanano. Tra qualche giorno, all’orizzonte apparirà un altro porto: quello di New York, d’Algeri o di Alessandria d’Egitto. Tra qualche settimana si arriverà a Bombay, a Singapore, a Yokohama oppure a Rio, via Dakar… All’alba del XX secolo, i mari e gli oceani vengono solcati dai piroscafi delle grandi potenze marittime, prime fra tutte l’Inghilterra, cui l’immenso impero coloniale offre vasti sbocchi. E la competizione tra le Compagnie comincia: i transatlantici si fanno sempre più veloci e grandi, ci sono quelli della P & O, dai tipici fumaioli dipinti di giallo, il Mauretania e il Lusitania della Cunard, l’Olympic e il Titanic della White Star... senza dimenticare il Rex, orgoglio dell’Italia fascista, che strappa il mitico Nastro Azzurro nel 1933. Con eccezionali documenti d’archivio, ecco un secolo di navigazione a vapore, sei grandi rotte marittime da percorrere, dalle tempeste dell’Atlantico alle aurore del Pacifico, dagli scali tropicali ai ghiacciai del Grande Nord.
Data pubblicazione
01/07/2009