Il vento urla; l'acqua è scura, di un nero cupo; la barca si inclina sempre più. Il fiocco non si muove; la drizza è incastrata là in alto, e con la barca cosi sballottata non riesco a vedere niente. Devo andare su. Prendo la cintura di sicurezza, poi mi lego per prudenza un'altra cima attorno alla vita. Comincio la scalata all'albero. Mi tengo attaccala con le mani e con i piedi. Impiego un’ eternità per salire e, una volta In cima, mi rendo conto che la drizza del fiocco si è incastrata con l'altra. Cerco di districarla, ma con una mano sola non ce la faccio proprio... Ho crampi alla mano, crampi alle gambe; ho paura di cadere. Mi passo una seconda cima attorno alla vita e attorno all'albero, in modo da poter usare entrambe le mani. Un secolo, o almeno così mi sembra; lavoro affannosamente, piango dalla disperazione. La drizza finalmente si muove. Il fiocco, che ha cominciato a scendere. sbatte forte e finisce In acqua. Sono stanchissima !
Data pubblicazione
01/01/1976