Il romanzo di Jaime Saenz è la minuziosa rappresentazione di un altro mondo. Un mondo in cui i rapporti abituali sono capovolti, in cui cessano di avere vigore le normali relazioni tra gli uomini e le cose. Ai quattromila metri di altitudine dell'Altipiano boliviano, nella metropoli del mondo più lontana dal mare - la città di La Paz, dove la luce accecante non è che la finzione del buio più profondo - batte il cuore del protagonista, animato dal motto attribuito a Cristoforo Colombo: "È necessario navigare, vivere non è necessario". Sull'onda di questo paradosso vive, ama, sogna, soffre, ride, beve, festeggia e sbeffeggia il dono della propria solitudine e infine tenta di "strapparsi il corpo".
Data pubblicazione
01/01/2001