Sull’argomento della Apnea in immersione, limitatamente alla sua pratica sportiva ed ai molteplici orientamenti circa le metodiche di allenamento, è presente una letteratura ampia, recente e di ottima qualità, prodotta in genere da istruttori, da atleti di prestigio internazionale, da cultori di una disciplina in piena espansione quantitativa e qualitativa. Una letteratura indirizzata in prevalenza ad atleti ed allenatori sportivi e attinente in massima parte alle componenti più squisitamente pratiche e pragmatiche dell’argomento, quali fondamentalmente l’allenamento e la sicurezza in acqua. Meno attenta e precisa, questa letteratura - forse anche per competenze ancora dubbie o incomplete su argomenti in buona parte attuale oggetto di studio e di ricerca scientifica - a quel notevole impegno di natura fisiopatologica che l’apnea stessa, da sola o attuata in iperbarismo, genera sull’organismo umano, a partire dalle singole cellule, fino agli agglomerati tessutali più complessi. Si tratta di una disciplina sportiva recente nelle sue componenti conoscitive e didattiche, eppure in continua rapida evoluzione per quanto riguarda sia il reclutamento di giovani atleti, sia il raggiungimento, da parte loro, di prestazioni atletiche di incredibile valenza.
Data pubblicazione
01/02/2011