«L’ultima grande avventura asiatica»: così un celebre esploratore ha definito l’impresa narrata in questo libro: la navigazione completa del Brahamaputra, uno dei corsi d’acqua più grandi del mondo, dalla sua gelida sorgente tra le vette del Kailash, il sacro monte dell’altopiano del Tibet occidentale, fino al Golfo del Bengala dove, immenso come un mare, il fiume termina la sua corsa. Gesuiti e monaci, soldati e nobili, cartografi e geografi, botanici e pellegrini, viaggiatori d’ogni specie e credo si sono avventurati, soprattutto durante il XIX secolo, nei luoghi descritti in queste pagine, alla ricerca di fama e gloria o semplicemente di se stessi. Nessuno però l’ha fatto, come Mark Shand, in compagnia di un cane con una lunga cicatrice sull’occhio sinistro, una coda irsuta che si arriccia su se stessa, e qualche pelo nero all’estremità, come se avesse dato un colpetto a una porta appena verniciata; su una barca chiamata Kailash in onore al sacro luogo d’origine del fiume, e agli ordini di uno strano capitano, il comandante Gamma, incallito fumatore d’oppio, e della sua bizzarra ciurma. Ogni tappa di questo straordinario viaggio (dal «perfetto cono di ghiaccio» del Kailash al prelibato cibo degli adi che mangiano insetti velenosi; dal mistero dei monaci identici, nell’isola Maculi, all’oceano che sommerge il Bangladesh dopo le peggiori alluvioni degli ultimi secoli) è annunciata da un solenne rito mattutino: il suono di un mantra recitato quietamente, lo sfrigolio di un fiammifero, una breve inspirazione, il dolce profumo del ganja che si diffonde nella vecchia cabina scassata e l’avvolge in nuvole di fumo acre, i rumori di Laxman che armeggia col motore, il tonfo improvviso del secchio scagliato da Vijay oltre il bordo della barca per raccogliere l’acqua per il tè, il raschiare del legno contro il legno, quando Pandit tira su la passerella, lo schiaffo secco della corda bagnata sul ponte quando recupera l’ancora e, infine, il lungo squillo stridulo della campana che annuncia che il comandante Gamma è pronto. Divertente, appassionato e suggestivo, Il fiume, il cane e il fumatore d’oppio tocca i vertici della cronaca di viaggio: magnifico racconto di un’impresa epica e celebrazione del mito, del mistero e della maestosità di uno dei più grandi fiumi del mondo.
Data pubblicazione
01/06/2003