Si è scritto molto in questi anni su Monte Argentario, sul suo territorio, sulla sua storia, sui suoi monumenti, tanto che oggi potrebbe sembrare quasi impossibile scovarvi qualcosa di cui non si sia già parlato diffusamente. In realtà, qualcosa da far conoscere di questo territorio ancora esiste e ben lo sapevano Gualtiero Della Monaca, Antonio Giordano e Daniele Metrano quando si sono accinti alla loro ultima fatica dedicata al Forte Pozzarello. Gli Autori affrontano con questo lavoro la descrizione del monumento architettonico meno conosciuto anche dalla maggior parte dei cittadini residenti, si pensi che la Sovrintendenza di Siena competente per territorio ne ha avuto conoscenza solo negli ultimi anni e solo da quel momento ha classificato il bene tra quelli posti sotto la sua tutela, attraverso un percorso che non è solo architettonico ma, anche storico e ricco di mille curiosità ed aneddoti riguardanti il complesso edificato, tali da rendere l'esposizione piacevole a seguirsi. La descrizione del Forte sabaudo del Pozzarello rappresenta per tutti noi la scoperta di un monumento che per evidenti motivi strategico-militari di difesa è rimasto fino ad epoca recente interamente nascosto alla vista del passante ignaro che all'interno della sommità del poggio omonimo potesse essere integralmente contenuto un manufatto di così grandi dimensioni. L'utilizzo per scopi militari fino agli anni '70 del Forte Pozzarello ed il suo mantenimento alla disponibilità del demanio militare ha fatto sì che sino ad oggi, ad eccezione dei pochi autorizzati e di qualche abusivo, l'edificio rimanesse precluso alla visita della popolazione civile, ma soprattutto ne ha impedito un uso più appropriato e consono alla sua tutela e conservazione. Già qualche anno fa l'Amministrazione Comunale di Monte Argentario ha avanzato richiesta di acquisto del presidio dal demanio militare che ha ormai dismesso il bene dall'elenco di quelli strategici per la difesa in quanto non più idoneo agli scopi che ne avevano giustificato la realizzazione, e sarebbe particolarmente importante che, proprio in concomitanza con la pubblicazione del libro, si concludesse questo iter, in maniera da consentire l'effettuazione di quel minimo di interventi che ne consentano un'apertura, in sicurezza, anche se limitata ad alcune parti del complesso monumentale, ai residenti ed agli ospiti che sicuramente trarranno dalla lettura di questo libro degli stimoli forti alla loro sete di conoscenza ovvero alla semplice curiosità di voler vedere direttamente il Forte Pozzarello. Mi corre pertanto l'obbligo, in quanto cittadino di questo territorio, di rivolgere un vivo e sincero ringraziamento agli Autori, per questo lavoro destinato al recupero ed alla diffusione di memorie di questa terra altrimenti perdute, nella certezza che sarà apprezzato tanto dai residenti che dagli ospiti anche come guida minuziosa alla conoscenza del monumento e dei suoi segreti, ma debbo ringraziarli soprattutto per aver contribuito, in un momento di esasperato revisionismo storico, alla ricostruzione della vita del Forte attraverso una visione precisa e corretta del reale ruolo che questo, pur con la sua complessa e suggestiva struttura, ha rivestito per la difesa d'Italia.
Data pubblicazione
01/12/2002