Quella che ci propongono Filippo Sassòli e Emanuele Scoppola con la mostra Frattanto i pesci è una visione subacquea della vita, che la superficie del mare nasconde. Come nella canzone di Lucio Dalla, i due artisti danno luce all'invisibile e con questo spirito navigano, non da esploratori ma da inquilini dei fondali marini, abitanti abituali di un mondo che in genere s'immagina soltanto. La galleria che ospita queste opere si trasforma in un vero e proprio tratto di mare, una sorta di distaccamento sulla terraferma che non riproduce lo schema carcerario dell'acquario ma il sentimento e la libertà di un fondale marino. Dalla presentazione di Vincenzo Mollica.
Data pubblicazione
01/11/2012