Si chiamava “Santa Maria e San Raffaele”, ma la nominarono “Galleana” in onore di Giovanni, Claudio eRaffaele Galleani, uomini d’arme e di mare nizzardi che vollero, alle soglie del 1500, con il loro scafo di quasi sessanta metri di lunghezza, opporsi alle prepotenze dei genovesi. Ed infatti la loro nave aveva il castello di prua ed il cassero più alti delle rivali, molti più uomini e artiglierie a bordo, ma soprattutto era la più veloce e manovriera di tutte. L’autore, nato a Torino nel 1915, consultando l’archivio di famiglia, aveva letto che una delle navi del suo antenato Giovanni era la più grande del Mediterraneo, preso dalla curiosità fece quindi approfondite ricerche per ricostruirla storia della eccezionale Caracca detta “Galleana”.
Data pubblicazione
01/01/1993