Spesso Genova è sconosciuta ai suoi stessi abitanti: il turista e il genovese amano perdersi allo stesso modo tra i caruggi e le creuze che salgono in collina o scendono al mare, respirare la brezza che spira dal porto, lasciarsi sedurre dal fascino delle facciate antiche e un po’ scrostate dalla salsedine. Genova ha il carattere dei suoi abitanti (o viceversa): schivo e riservato, che più che a esibire, tende più a nascondere. Il suo centro storico, Patrimonio dell’Umanità Unesco, trabocca di tesori tutti da scoprire, anche quelli meno segnalati e accessibili: chiese e palazzi, oratori e strepitosi musei, teatri d’avanguardia e pasticcerie in cui hanno sostato anche i più grandi. E il suo territorio, da Voltri e Nervi e ancora oltre, nonostante l’opinione comune che lo vuole troppo industriale e urbanizzato, cela alcune perle che è meglio non perdersi. Città più volte ferita al cuore nel corso della storia (anche recentissima), è in attesa di un nuovo “Siglo de Oro”, che senza dubbio nella cultura, nell’arte e nel turismo consapevole può trovare uno sfolgorante avvio.
Data pubblicazione
03/05/2019