La vastità e varietà del patrimonio verde del Lazio è testimoniato e raccolto all’interno di questo volume che accosta giardini di epoche e stili diversi, frutto di condizioni e contesti in molti casi lontanissimi, delineando un itinerario tra sorprendenti paesaggi naturali e architettonici. Roma, una delle città più verdi d’Europa, raccoglie la concentrazione maggiore, contornata com’è da un panorama di giardini che spazia dal Rinascimento alla prima metà del Novecento, per via delle committenze e per ragioni di contiguità con lo Stato della Chiesa. Ogni pontefice, infatti, esibiva il potere conquistato con un palazzo urbano e una villa suburbana, nei dintorni e sui colli dove l’aria era più salubre. Il “luogo delle delizie” dei Giardini del Quirinale; Villa Borghese, appena fuori le mura urbane; Villa Doria Pamphilj, il parco più esteso dell’Urbe, sono alcuni degli esempi più rappresentativi, elencati insieme a quelli della Tuscia e della Maremma Laziale, della Sabina e del Lazio meridionale, per un totale di 69 luoghi censiti. La rete di parchi e giardini costruisce nuovi itinerari in un territorio estremamente vario, che attraversa picchi montani e coste marine, piccoli borghi ed estese città intorno a una natura che muta con il volgere delle stagioni.
Data pubblicazione
20/06/2019