Una nuova mappa di bordo per lasciarci guidare alla visita dei giardini fronte mare che costeggiano l’intera Penisola. Il sapore della nostra storia e la bellezza dei nostri paesaggi raccontati da Nicoletta Campanella con lo stile di sempre, che intreccia storie di luoghi e persone del passato, botanica, arte, costume, con gustose curiosità. L’autrice ha saputo unire il verde al blu del mare per narrare il grande patrimonio botanico che abbiamo lungo le coste italiane, qui rappresentato da oltre 70 giardini. Ciascuno di questi descritto nelle sue caratteristiche e specificità, illustrato da immagini e corredato delle informazioni utili per accedervi. Tutti i siti sono visitabili e raggiungibili via mare seguendo la linea di rotta consigliata, con l’approdo ai porti di prossimità che sono indicati. Dal Ponente ligure alla piccola Vienna sul mare passando per le Cinque Terre, l’Argentario, la Maremma, le Costiere, il Salento, il Conero e il Delta del Po. Senza tralasciare le isole, quelle grandi e quelle piccole. Un itinerario inedito alla scoperta dei “sottocosta” che ancora di più che quelli dell’entroterra sono giardini di grandi passioni. Passione per la terra e passione per il mare. Sono storici e di tradizione. Sono quelli delle grandi famiglie italiane e quelli dei grandi architetti, come i Busiri Vici al Circeo e in Sardegna. Sono quelli creati dagli inglesi nei villaggi dei pescatori in Liguria e quelli in Sicilia tra i resti archeologici della civiltà greco-romana. Sono i giardini Panteschi a Pantelleria, che raccontano cosa l’uomo ha inventato per salvaguardare la natura. Sono i giardini dei castelli, dove si può anche soggiornare per una notte fuori bordo e quelli a pelo d’acqua dove andare a sfiorare le alghe, in stretta relazione con l’elemento. Sono i giardini con i pavoni, con gli asini e con gli aironi, quelli ai piedi dell’Etna e nei luoghi di Montalbano, quelli delle masserie e degli agrumi di Puglia, delle erbe medicinali e quelli sorti sui campi agricoli tra vitigni e uliveti. Sono gli scrigni segreti di Venezia. Qualche “sottocosta” è scaturito dalla generosità della natura, come lo Scoglio dell’Ulivo e qualche altro dall’interesse di collezionisti come il Giardino dell’Ottone a Portoferraio dove vive la Palma Blu, nato come parco di acclimatazione per iniziativa ed opera di Giorgio Roster e Giuseppe Garbari. Sono, ancora, gli orti botanici, quelli storici e quelli che stanno vivendo un grande recupero. Il viaggio è lungo, molti sono universi botanici inesplorati e altri prestigiosi che l’autrice ha voluto raccontare da un punto di vista diverso o lasciandosi affascinare da aspetti inconsueti e solo apparentemente minori. Oppure ricordando figure a torto dimenticate, come la marchesa Clelia Durazzo Grimaldi, botanica di Villa Durazzo Pallavicini a Genova. Oppure scoprendo nuovi giardinieri, come i Rosmarini, nome d’arte di due fiorentini vissuti nel bello che trent’anni fa in barca a vela raggiungono Pantelleria e diventano loro la “terra promessa” dell’isola. I giardini sono sempre luoghi di incontri e, tra passato e presente, ci si apre all’ascolto dei genius loci e della voce dei proprietari, gelosi custodi delle piante che vengono da lontano e della nostra flora. La navigazione in prossimità della costa apre a una nuova consapevolezza degli elementi che dipingono l’atmosfera di un luogo. La luce, il profumo, i suoni, il disegno di un insieme che si accorda al paesaggio naturale nel quale è incastonato. Senza dimenticare che lo stesso itinerario è percorribile via terra e che i siti sono raggiungibili dai luoghi di vacanza. Sperimentandone la differenza. I Giardini Sottocosta sono anche un racconto che traccia costumi e mode dei protagonisti della villeggiatura in Italia, dagli esordi nell’Ottocento ad oggi, tra i lidi e le campagne profumate di mare. Si incontrano principi, principesse, artisti e icone di stile. Da Alassio a Mondello, da Venezia a Lecce, da Viareggio a Positano e, ancora, da Capri e da Ischia alla Costa Smeralda, da Sabaudia a Santa Marinella, dall’Isola d’Elba a Capalbio. Inedita è la proposta di Nicoletta Campanella che suggerisce una diversa modalità di andare per mare e per terra, a visitare giardini e a fare di questo l’esperienza d’immersione nei secoli della nostra storia.