Frugando tra le cose del passato ci si imbatte talvolta in scritti e documenti che continuano a parlarci con la freschezza e la grazia di un tempo, a vivere di una vita propria stupendoci continuamente per la pregnanza di significati e per il valore sia storico sia umano. Nello sfogliare questo «diario di navigazione» ci si rende subito conto di com'esso sia lo specchio fedele, il quadro di un ambiente, con i suoi aspetti romantici e le inquietudini dell'epoca. Si tratta degli appunti presi dall'Autore, allora diciottenne, durante la crociera di istruzione compiuta a bordo della fregata Urania della Real Marina Napoletana. Erano quelli tempi di mutamenti radicali, in cui il mondo sembrava accelerare la sua corsa. Non era ancora spenta l'eco dell'epopea napoleonica che già si agitavano nuovi ideali patriottici e democratici; il progresso tecnico e scientifico andava sviluppando un ritmo sempre piu incalzante e i giovani ne vivevano intensamente tutti i fermenti. Grazie ad una descrizione precisa, puntuale, attentissima si rivive il viaggio lungo i porti visitati dal Vitagliano sulle due rive dell'Atlantico: le Americhe, il Nord Europa, il Mediterraneo ... Attraverso gli occhi del giovane Guardiamarina la vita sembra assumere gli aspetti piu paradossali: dai sussulti del1e rivoluzioni sudamericane all'affermarsi degli Stati Uniti come guida del nuovo mondo e ancora i paesi della vecchia Europa: la Germania, l'Olanda, il Belgio laborioso, l'Inghilterra padrona dei mari, la Francia della nuova ricca borghesia, la Spagna, le isole dello Ionio ... Il racconto è permeato di descrizioni di manovre navali, termini nautici ormai dimenticati, consuetudini di bordo tramontate con l'era gloriosa della vela, dati giornal.ieri di navigazione e di meteorologia, punti nave calcolati con metodi laboriosissimi oggi non piu in uso ma di cui proprio scritti di questo genere permettono di mantenere il ricordo.