Le grandi battaglie aeronavali: I grandi scontri aeronavali della Seconda Guerra Mondiale rivoluzionarono le strategie di guerra. Le battaglie non furono più combattute, come in passato, a colpi di artiglieria, ma attraverso l’impiego di aerosiluranti e caccia lanciati contro la flotta nemica. L’Oceano Pacifico fu teatro di scontri cruenti tra americani e giapponesi: il raid di Doolittle su Tokyo, lo scontro nel Mar dei Coralli, la battaglia delle Midway, l’avanzata americana nelle Marianne, lo sbarco di Okinawa sono documentati attraverso straordinarie immagini di repertorio. Anche nel Mediterraneo le portaerei svolsero un ruolo essenziale per l’esito della guerra e l’attacco inglese nel Golfo di Taranto, rievocato dal Contrammiraglio Foster-Brown, ne fu la drammatica testimonianza. Le portaerei: Nonostante le battaglie del Pacifico (1942-1945) avessero dimostrato il ruolo determinante delle portaerei, nell’immediato dopoguerra il governo americano decise di accantonare il progetto di sviluppare questi colossi del mare. Solo la guerra di Corea e del Vietnam convinsero gli americani a riconoscere il ruolo strategico delle portaerei. Furono progettate le portaerei della classe Forrestal, quindi quelle a propulsione nucleare, fino alle superportaerei da oltre 100.000 tonnellate.