La mia vita ruota attorno allo yachting. Durante gli ultimi 15 anni sono stato abbastanza fortunato da coprire oltre 200.000 miglia di navigazione oceanica. Ho circumnavigato il globo. Ho bevuto "pinacoladas" al tramonto sulla calata Nelson di Antigua. Ho esplorato disabitati atolli corallini nel mezzo dell'Oceano Indiano mentre mi stavo dirigendo (ero anche in viaggio di nozze) dall'Inghilterra all'Australia per partecipare alla Sydney-Hobart. Sono stato colto da tempeste notturne sotto cappa e con la randa terzarolata, su mari piovosi e sconfinati, con lo spidometro fuori uso, come durante il disastro del Fastnet del 1979. Sono rimasto abbonacciato proprio in prossimità di enormi icebergs e ho ammirato la meravigliosa aurora australe durante la Whitbread. Ma, quando intrapresi la mia prima crociera lontano dalla Nuova Zelanda - dopo aver deciso di dedicarmi allo yachting a "tempo pieno" - sono incappato in Bob Fisher. Nelle maggiori competizioni internazionali di yachting si incontrano simili personaggi, sia partecipanti sia osservatori, sia tutt'e due le cose. Amici yachtsmen che non necessariamente si frequentano di continuo, ma che si trovano sempre bene tra loro. Perché la gente diventi "fanatica" di questo tipo di navigazione è difficile da spiegare. L'Admiral's Cup è una competizione completamente diversa dalla regata in solitario attorno al mondo. E anche i partecipanti sono completamente diversi, ma gli uni rispettano gli altri per il loro entusiasmo e la loro dedizione. Essere stato un membro dell'equipaggio di una barca che ha vinto qualcuna di queste grandi regate è una grande conquista e anche una grande emozione, perché si è gareggiato contro i più forti concorrenti. Bob Fisher è avvantaggiato nei confronti di molti altri scrittori di nautica perché non solo ha attitudine per il suo lavoro, ma è anche un marinaio altamente preparato. Bob e io abbiamo regatato insieme e uno contro l'altro in diverse occasioni, dovunque una delle grandi regate ci facesse incontrare. Quando ha scritto sulla regata Sydney-Hobart, sapeva bene di che cosa stesse parlando. Ha sempre fatto cosÌ. Molte volte. Il suo reportage sull'America's Cup non era unsemplice elenco di osservazioni fatte da un qualsiasi spettatore, si rendeva benissimo conto di che cosa stesse succedendo. Questo libro incoraggerà certamente molti giovani aspiranti yachtsmen a dedicarsi alle sfide in mare e a competizioni di alto livello. La ricompensa non sarà forse tangibile sotto forma di denaro, ma la soddisfazione ricavata sarà certamente grandissima. Peter Blake
Data pubblicazione
01/01/1984