Benchè scritto pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, questo libro possiede il grande pregio di un'ammirevole obiettività. Tra le sue righe l'autore non ha lasciato tracce di rancore verso gli ex-nemici, bensì, soprattutto da buon marinaio, ha riversato in esso la propria simpatia per i valorosi d'ogni parte che combatterono sul mare, l'ammirazione spontanea e aperta per gli episodi più gloriosi (dilungandosi ad esempio sulle imprese dei mezzi d'assalto italiani) senza reprimere però delle perplessità sulla condotta della guerra da parte dell'Alto Comando Italiano.
Data pubblicazione
01/01/1971