Guida pratica alla riabilitazione strutturale

costruzioni in muratura danneggiate dal sisma

Guida pratica alla riabilitazione strutturale

costruzioni in muratura danneggiate dal sisma

AA.VV.


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Questo volume offre uno strumento prezioso e aggiornato, corredato da esemplificazioni e da ampia bibliografia di riferimento, per chi voglia cimentarsi con la pratica della ricostruzione post-sismica. Nel farlo questo studio garantisce anche un panorama molto ampio delle tematiche connesse a tale azione. Ciò premesso si deve - accanto al plauso - aggiungere un'avvertenza (avviso che peraltro è insito sin dal titolo dell'opera e nella consapevole Prefazione del Direttore Scientifico, dunque è ampiamente segnalato): non vengono qui affrontate le discipline e le pratiche operative del restauro specialistico di superfici architettoniche decorate (tranne che per il legno al capitolo 8 e per cenni, al capitolo 9), né le indagini archeologiche stratigrafiche, alle quali hanno dedicato la vita tanti maestri, da Riccardo Francovich a Tiziano Mannoni, rinviando a testi specialistici. Trattandosi di azioni che nella comprensione, nel riconoscimento di un manufatto e in un cantiere di ricostruzione hanno una loro valenza, è bene comunque rimarcarlo. Va da sé quindi che un intervento esclusivamente strutturale non possa concepirsi, se non integrato con tutto l'edificio. Anche perché molto diversa era, rispetto ad oggi, la scienza della firmitas in antico: fatta non solo di margine, di ridondanza, nell'impossibilità del calcolo, quanto anche e soprattutto di previsione sulle modalità di col-lasso. In modo da garantire ampi segni premonitori del dissesto, grazie al raggiungimento di stati di equilibrio diversi da quello d'origine prima della perdita di stabilità di insieme. Il segreto era semplice: all'aumentare delle tensioni e delle deformazioni le forze nella porzione stressata dovevano calare, non aumentare. Perfino a seguito della rottura di alcune parti dovevano potersi produrre riduzioni di sollecitazioni complessive. Non si trattava evidentemente di strutture iperstatiche, che sarebbero state più fragili e non più resistenti, ma di strutture munite di ampi strumenti e mezzi di supplenza, in qualche modo già “puntellate" Per il resto, a quanto in queste pagine viene compiutamente illustrato e spiegato si può solo aggiungere che le modalità di riabilitazione strutturale non sono riconducibili unicamente a questioni derivanti da conoscenze tecniche. Sull'inquadramento normativo della tutela, sia per gli interventi pubblici sia per quelli di iniziativa privata, una sicura guida per la valutazione dei progetti in riferimento al contesto decorativo e ambientale, specifico e d'insieme, nel rapporto con le altre discipline, è ancora costituita - a tanti anni di distanza - dalle istruzioni allegate alla "Carta italiana del restauro" del 1972. Vi sono poi naturalmente i principi ed i precetti normativi, ripetutamente indagati nella storia preunitaria tra gli altri da Andrea Emiliani, da Salvatore Settis, da Giulio Volpe (con una panoramica riassunta nel n. 3 del 2007 della rivista "Gazzetta Ambiente"). Anche limitandosi al periodo recente, dopo le marcate criticità della prima normativa dello Stato Italiano, la legge Nasi del 1902, vi è il completo lungimirante disegno del 1906, solo in parte attuato con la legge del 1909, con la tutela di ville e giardini e con il regolamento organico del 1912-13. Bisognerà attendere la legge Croce del 1922 per avere le prime codificazioni di tutela delle bellezze naturali e la totale attuazione del disegno del 1906. Segue la riforma Bottai del 1939, quindi una crescita esponenziale delle norme, tra le quali si ricordano la nascita del Ministero nel 1974-75 e la legge Galasso dieci anni dopo, la prima ad introdurre estese forme di salvaguardia ope legis (le coste, le montagne, i vulcani, i boschi). Si giunge infine al testo unico del 1999 e al codice del 2004, in vigore. Sintetici suggerimenti ai privati sulla modalità di scelta degli operatori e sulla supervisione dei lavori in corso d'opera da parte dei professionisti e degli enti preposti, col fine di massimizzare la qualità e l'efficacia dell'intervento, possono trovarsi nelle singole parti di questo lavoro. Francesco Scoppola
Autore
Ean / Isbn
978889502705
Pagine
484
Data pubblicazione
04/12/2014