li settore della pesca marittima e dell'acquacoltura presenta senza dubbio una dimensione complessa, la quale è contraddistinta dall'esigenza di rispondere alle molteplici istanze sovranazionali, europee ed internazionali, ovvero agli orientamenti ed alle regole in vigore nei diversi sistemi intergovernativi di cui l'Italia è parte ed ai quali contribuisce attivamente. Nel presente volume è evidente la rilevanza assunta da tale dimensione: la governance multilivello vie; e affrontata in relazione alle capacità nazionali ed alle potenzialità proprie del settore rispetto ai principali sub-temi oggetto di discussione e di compilazione di strumenti giuridici di portata vincolante, raccomandatoria o anche programmatica, nel quadro dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, inclusa la FAO. In particolare, poiché il sostegno ed il rafforzamento degli strumenti a disposizione dell'Italia allo scopo di promuovere il nostro interesse nazionale sono fondamentali, è ancora più importante in questa fase temporale consolidare la posizione strategica e centrale del Paese nel bacino mediterraneo. In tale prospettiva !'Italia deve confermare il suo ruolo di guida e interlocutore privilegiato delle altre nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, siano esse europee o extraeuropee. La situazione attuale del comparto pesca e le stime di crescita del settore, richiamate nella recente Comunicazione della Commissione europea sulle possibilità di pesca per il 2019, presentata al Consiglio dei Ministri di Lussemburgo il 18 giugno 2018, non sono rassicuranti. Dai dati emerge una situazione preoccupante dovuta ad un' eccessiva pressione sulle risorse ittiche, rispetto alla quale l'impegno del Governo italiano e, nello specifico, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Turismo, consiste nel sostenere in modo efficace e propositivo il settore ed i suoi operatori. li duplice obiettivo nella conduzione della politica della pesca marittima e dell'acquacoltura a livello nazionale, pur sempre in linea con le regole sovranazionali sulle quali poggia la Politica Comune della Pesca in termini di principi e di modalità attuative, è rappresentato da un utilizzo sostenibile sul lungo periodo delle risorse ittiche e dalla contestuale protezione dell'ecosistema marino, ma anche dall'adozione di misure di sostegno alle imprese ed agli operatori del comparto pesca. Non va poi tralasciato l'aspetto della garanzia del prodotto ittico, tradotto nella massima qualità, sicurezza, eco-sostenibilità e, non da ultimo, tracciabilità, unite ad una corretta e mirata informazione diretta al consumatore. Perché tale obiettivo sia progressivamente conseguito il nostro Paese è chiamato ad impegnarsi in funzione di un sempre migliore utilizzo delle risorse finanziarie disponibili nel quadro del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, con la partecipazione attiva dei nostri enti locali, in specie le Regioni. È importante valorizzare tutti gli elementi strutturali ed operativi ora richiamati, che sono oggetto di una attenta ed articolata disamina nel presente volume: l'attività di pesca e la sua corretta e proficua gestione è fortemente legata al territorio, al tessuto economico e sociale locale, ma è soprattutto attività di proiezione sul mare condotta da grandi e piccoli pescatori. Soltanto attraverso un pieno coinvolgimento di tutti gli stakeholder e più ampie possibilità di accesso al credito, è possibile incentivare sul piano nazionale, europeo ed internazionale, meccanismi virtuosi di carattere cooperativo per preservare ed utilizzare al meglio le risorse su cui poggia la nostra 'Economia blu'.
Data pubblicazione
10/02/2019