Nelle lettere al padre di un giovane ingegnere navale in missione il ritratto di un’epoca febbrile, fiduciosa nelle magnifiche sorti progressive della tecnica e dell’industria. L’incrociatore Carlo Alberto diventa una stazione galleggiante per gli esperimenti di un geniale inventore deciso a superare mille difficoltà. Si chiama Guglielmo Marconi. di Ernesto Ferrero. “Caro Papà, ti scrivo con gran difficoltà perché il mare è assai aumentato e si beccheggia tremendamente. Tutta la coperta è sempre bagnata per le immense onde che passano da sopra fino quasi a poppa. Passo lunghe ore sulla plancia a vedere quante delle ondate più alte arrivano in coperta. Iersera sono stato per un’oretta in macchina a tenere compagnia all’ufficiale di guardia. Stasera ho fatto una lunga conversazione con Marconi sulla telegrafia senza fili. Mi dimostra una speciale amicizia e ne puoi pensare che ne sono lietissimo.”
Data pubblicazione
01/09/2014