Isola di Gozo

natura arte e tradizioni

Isola di Gozo

natura arte e tradizioni

Sacerdoti Annie


  • Non disponibile, richiedi informazioni sulla disponibilità
  • Possibilità di reso entro 10 giorni lavorativi
  • Transazione sicura con carta di credito, Paypal o bonifico bancario
  • Spedizione tracciata con SDA

Articolo non disponibile, richiedi informazioni sulla disponibilità.

Predrag Matvejevic apre il capitolo sulle isole del suo breviario sul Mediterraneo con una sorta di classificazione: isole che paiono navigare o affondare, altre che paiono ancorate, staccatesi dal continente a tempo debito, diventate indipendenti e bastanti a se stesse. Alcune in stato di grandissimo disfacimento, altre in cui ogni cosa è al suo posto, così che sembra possibile stabilirvi un ordine ideale. E poi isole con connotazioni umane: solitarie, silenziose, nude, deserte, sconosciute, incantate, talvolta fortunate o beate. Se il viaggiatore tiene a mente questa classificazione, vedrà che Gozo si può definire un'isola ancorata, dove ogni cosa è al suo posto, un'isola silenziosa e, in definitiva, fortunata. Dice ancora Matvejevic che spesso la lingua delle isole, proprio per la loro separatezza, è diversa da quella della pur vicina costa più di quanto possa motivarlo l'effettiva distanza fra di loro, e che spesso vi si parlano più lingue: a Gozo si parla il maltese, radicalmente diverso dalle lingue della costa nordafricana e da quella sudeuropea, e inoltre l'inglese e qualche parola di siciliano. Gozo accoglie il visitatore con le sue case basse, ordinate, millenarie, tutte color del miele. Le colline dolcemente ondulate sono dominate da maestose chiese che si impongono sul paesaggio, sovrastando ogni altra forma di abitato. Il terreno tutto intorno è minutamente lavorato, nelle numerose terrazze: non si deve perdere nemmeno un piccolo lembo di terra, ogni angolo è sapientemente circondato da muretti a secco, costruiti generazione dopo generazione sempre con la stessa tecnica, sempre con lo stesso amore. Le numerose sorgenti inverdiscono i campi, che durante l’inverno diventano un'unica spianata, quasi un'unica immensa distesa verde in mezzo al Mediterraneo. Un cielo sempre terso, perché battuto da scirocco, mistral e grecale, si confonde con il colore del mare. L'occhio, inizialmente abbagliato dal forte riverbero, riesce in un lampo a cogliere il paesaggio in tutto il suo insieme, a spaziare fino alle vicine colline di Malta e Comino.
Ean / Isbn
978883176141
Pagine
96
Data pubblicazione
01/01/1994