«Guardatelo, il piccolo vichingo, già di fronte al mare al primo albeggiare, con il villaggio ancora occupato nel primo risveglio… È fermo nella luce, in attesa di suo padre e del futuro che lo aspetta… È un bambino pieno di storie, immobile su una spiaggia: mentre il mare si allarga, si allarga sempre di più davanti a lui, e la vista del Mondo gli si fa a ogni onda più chiara.» È notte, l’oceano è in tempesta. Una nave vichinga, un knarr, sembra non tenere più il mare, su giù sballottata tra onde alte come montagne. Catbomb! Pataflash! Nonostante il subbuglio e le urla degli uomini, Ivar e Svala dormono tranquilli nella pancia della nave. Sono lì perché il padre sta andando in guerra e vuole metterli al sicuro, affidandoli al suo amico Fulberth. A migliaia di chilometri da casa, i bambini dovranno cavarsela da soli. «Questa è la storia di Thor il Divino, di quando Thrymm, il ‘Gigante Frastuono’, rubò al figlio di Odino il Martello»: così racconta Fulberth, il vecchio cantastorie, a Ivar e Svala. E un mondo si spalanca davanti ai loro occhi: l’epopea del popolo vichingo, i viaggi, le avventure, dalla Svezia e dalla Norvegia le conquiste giù verso il sud, in Scozia, in Inghilterra, in Francia. Ma che terra è quella dove sono finiti? Cosa significa essere figli di un popolo guidato dal mare e attratto dalla terra? Ivar e Svala sono due bambini vichinghi che sbarcano dopo un lungo viaggio in mare sull’Isola di Terranova. Insieme a loro scopriremo la storia del popolo vichingo: la maestria nella lavorazione dei metalli, la tradizione dei miti e delle divinità, l’arte della navigazione, le conquiste per mare, le esplorazioni transoceaniche. Le avventure dei due fratellini si ispirano a una ricostruzione storica ormai accreditata: il Nord America è stato scoperto dai Vichinghi ben cinque secoli in anticipo rispetto a Cristoforo Colombo. Fu il capo vichingo Erik il Rosso (940-1010 d.C. circa) a sbarcare per primo in Groenlandia nel 985 d.C. e, sulle sue orme, il figlio Leif esplorò la parte settentrionale dell’isola canadese di Terranova. Lì, ancora oggi, si possono osservare i resti di un insediamento vichingo dell’XI secolo. Proprio lo stesso dove, in queste pagine, Ivar e Svala ascoltano le storie del loro popolo dalla bocca dell’anziano Fulberth.
Data pubblicazione
01/11/2014