Fra le tante “Navi di Trieste” questo piroscafo è stato sicuramente uno dei più importanti e significativi. Costruito a Monfalcone nel 1912 è stato il più grande piroscafo in assoluto della Marina mercantile austroungarica ma anche il più grande uscito da un cantiere, non solo dell’impero asburgico, ma di tutto il Mediterraneo ed il più grande in servizio di linea regolare fra il porto di Trieste ed il Nord America. Passato alla bandiera italiana dopo la prima grande guerra è stato il più grande transatlantico della nostra Marina fino al 19 febbraio 1922 quando entrava in servizio il “Conte Rosso”, seguito poi da tanti sempre più grandi e veloci che hanno portato la nostra Bandiera fra le prime del mondo nei servizi con le due Americhe. Nato come transatlantico di classe ma contemporaneamente con sistemazioni per molti emigranti è stato sottoposto a più riprese a grandi lavori di trasformazione per diventare alla fine uno dei più lussuosi piroscafi in linea prima per l’India e quindi per Alessandria d’Egitto, utilizzato anche per crociere estive in Mediterraneo. Da “Kaiser Franz Josef I” divenne in seguito “Kaiser Franz Joseph I”, quindi “Presidente Wilson”, “Gange” e “Marco Polo”. A dire il vero per gli ultimi due mesi del 1918, requisito e riarmato dalla Marina italiana per trasporti militari in Adriatico, fu chiamato “Generale Diaz” ma senza trascrizione sui registri e relativa modifica dei nominativi a scafo. Utilizzato anche come trasporto truppe effettuava nel 1935 undici missioni a Massaua e, dopo il 10 giugno 1940, ben quarantun traversate fra l’Italia e la Libia e otto navigazioni tra Bengasi e Tripoli senza mai riportare danni. Nel complesso una storia che valeva la pena di raccontare.
Data pubblicazione
01/12/2010