A partire dalle cogenti problematiche e sfide complesse connesse alla conservazione dei paesaggi stratificati, luoghi di sintesi tra azione umana e natura, il volume presenta i risultati di un percorso di ricerca che ha interessato dal 2008 il sito culturale di Crapolla, posto sul versante meridionale della Penisola sorrentino-amalfitana ed entro l'Area Marina Protetta Punta Campanella. Paradigma di paesaggi nei quali è sedimentata una storia ultramillenaria e nei quali le valenze emozionali emergono con forza, per la compresenza di acque sorgive e di rilievi strapiombanti verso il mare, per l'allusione etimologica ad antichi miti e divinità, il sito di Crapolla è intriso di un denso senso del sacro. Con esso, le profonde spaccature nelle rocce e l'altezza vertiginosa di queste ultime conferiscono un'aura romantica all'insieme. La profonda "forra" accoglie fabbriche imponenti riferibili ad usi antichi del luogo, approdo per i naviganti, sito per la conservazione di derrate alimentari e per il rifornimento di acque dolci. Le architetture dei “monazeni” incastonati nelle rocce, le rovine di un'abbazia medievale, la possente massa di una torre cinquecentesca testimoniano tutti dell'elevato significato strategico che l'insenatura ha assunto nel paesaggio storico della Penisola attraverso i secoli. Nella simbiosi tra natura sublime e architettura, il paesaggio di Crapolla è, al contempo, particolarmente "fragile" e a rischio di oblio. Le ricerche che si presentano, intrecciate a molteplici studi ed esperienze condotte in contesti italiani ed europei, affrontano con rigore analitico e slancio propositivo molteplici questioni connesse alla comprensione delle valenze intangibili ? antropologiche, letterarie e sociali ?, nonché delle caratteristiche fisiche e costruttive dei manufatti e del paesaggio. Ciò con l'obiettivo di evidenziare, attraverso una metodologia integrata di ricerca, una coerenza di approccio dalla piccola alla grande scala per la conservazione programmata del paesaggio culturale allo scopo di prevenire, attraverso il restauro e con il coinvolgimento delle comunità locali, la perdita irreversibile di preziose testimonianze del passato. - Starting from the urgent problems and complex challenges for the conservation of stratified landscapes, places of the synthesis between human activity and nature, the volume presents the results of a research project that involved since 2008 the cultural site of Crapolla, located on the southern slope of the Sorrento-Amalfi Peninsula and within the Punta Campanella Marine Protected Area. Paradigm of landscapes where a thousand year old history has settled and where the emotional values emerge with strength, because of the presence of spring waters and of hills jutting into the sea, of the etymological allusion to ancient myths and gods, the site of Crapolla is full of a dense sense of the sacred. With it, the deep cracks of the rocks and the dizzying height of the latter assure a romantic aura to the whole. The deep “gorge” includes impressive buildings referable to ancient usages of the place, a port for sailors, site for the storage of food and for the supply of fresh water. The forms of architecture of the monazeni embedded into the rocks, the ruins of a Medieval abbey, the imposing mass of a sixteenth-century tower witness all the high strategic significance that the cove has assumed in the historical landscape of the Peninsula over the centuries. In the symbiosis between sublime nature and architecture, the landscape of Crapolla is, at the same time, very "fragile" and at risk of oblivion. The research here published, together with the numerous studies and experiences carried out in Italian and European contexts, face with rigor of analysis and active approach many issues related to the understanding of the intangible values ? i.e. anthropological, literary and social ones ? and of the physical and construction characteristics of the artifacts and the landscape. This is in order to highlight, through an integrated methodology of research, a coherent approach from the small to the large scale for a programmed preservation of the cultural landscape so as to prevent, through restoration and with the involvement of the local communities, the irreversible loss of precious vestiges of the past.