Liguria

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AA.VV.


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Si è discusso a lungo, e ancora si discute, se la Liguria - con il suo mare, i paesaggi costieri collinari e montani, le sue città grandi e meno grandi, i borghi marini e quelli d'al~ tura - sia tutt'oggi una regione tra le più belle d'Italia, prediletta dalla natura e illeggiadrita dal costruttori del suoi insediamenti, fossero essi architetti o semplici pescatori e contadini misteriosamente guidati dal 'genio' della cosiddetta architettura spontanea, O viceversa un arco di terra già baciato dal fascino e dall'armonia, sì, ma poi, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, guastato nei suoi ambienti più genuini, Imbruttito e cementificato al punto da rendere non proprio facile la ricerca dei sopravvissuti angoli di semplicità e di poesia. Inutile invischiarsi nella disputa. Il turismo di massa, si sa, è un fenomeno bifronte, con aspetti di dinamica modernità e altri meno convincenti. La pensava in questo secondo modo, fra gli altri, il sanremese d'adozione Italo Calvino, che nel libro La speculazione edilizia, scritto nel 1958, così argomentava: «La febbre del cemento s'era impadronita della Riviera: là vedevi il palazzo già abitato, con le cassette dei gerani tutte uguali ai balconi, qua il caseggiato appena finito, coi vetri segnati da serpenti di biacca, che attendeva le famigliole lombarde smaniose di bagni; più In là ancora un castello di impalcature ... ». Tutta diversa, invece, ma correva l'anno 1826, la visione di Alphonse de Lamartine: «Viaggiavo tra Genova e La Spezia in una magnifica notte d'estate. La luna si rifletteva nel mare, gli ombrelli dei pini, gli olivi e i castani, le rocce sulla riva oscuravano la terra; mi prese una specie di ebbrezza nel vedere la terra, il mare e la notte. Un entusiasmo febbrile per questo splendido paese empì la mia anima ...•. Noi, quando pensiamo alla Liguria, un vecchio amore, cl sentiamo più vicini a Lamartine. anche se sono trascorsi ben 183 anni da quelle sue parole di poeta invaghito non solo della Riviera Ligure ma dell'Italia. E pur rispettando le opinioni di Calvino e dei non pochi "ambientalisti" venuti dopo di lui, continuiamo a ritenere la lunga striscia protesa tra Ventimiglia e Bocca di Magra in un arcuato abbraccio verso !'immensa «pianura liquida» che tanto affascinava Fernand Braudel, un territorio d'incanto. Lo stesso incanto che nella seconda metà dell'Ottocento attrasse prima a Bordighera e poi a Sanremo frotte di inglesi che, imitati in seguito da francesi e tedeschi, quindi da lombardi e piemontesi abbienti, 'scoprirono' anche Alassio e Santa Margherita, Pegli, Nervi e Sestri Levante, gettando le basi di quel corposo fenomeno socio-culturale ed economico che è stato, ed è tuttora, il turismo in Liguria. Non solo quello della fascia costiera ma delle città: Genova in primo luogo, che già Petrarca definì “una città regale ( ... ), il cui il solo aspetto la Indica signora del mare“ ; e che, soprattutto dal 2004, quando venne designata “Capitale europea della Cultura", è stata oggetto di un processo di rivitalizzazione e rivalutazione tale da assegnarle per riconoscimento unanime il rango di grande città d'arte e di storia. Anche per questo, e per quell'altra inestimabile Liguria dei centri minori e del borghi, disseminati con i loro preziosi valori ambientali lungo la costa e all'interno, abbiamo realizzato questa edizione della guida a soli due anni di distanza dalla precedente. Donandole di tutte quelle novità che ne fanno uno strumento aggiornato e adeguato, per completezza d'Informazione, alle esigenze del turismo d'oggi. Inserendo per esempio due box a doppia pagina dedicati alle spiagge più belle, uno per Quelle del Ponente e l’altro per quelle del Levante, e un ulteriore approfondimento sui sentieri delle Cinque Terre. Ma pure, a Genova, i nuovi allestimenti dell'Acquario e dei Musei di Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Tursi di via Garibaldi, la monumentale "Strada Nuova" cinquecentesca; le belle ville riaperte al pubblico: la Grock presso Imperia, la Nobel a Sanremo, la Mariani e la Gamier a Bordighera; e poi, ma l'elenco potrebbe continuare, il Museo del Presepe, Inaugurato a Imperia il 21 dicembre 2008, e la ristrutturazione del Teatro Comunale di Ventimiglia.
Autore
Ean / Isbn
978883654679
Pagine
240
Data pubblicazione
01/01/2011