Due yachtmen italiani, legati da una salda amicizia, cementata da lunghe navigazioni in comune, progettano e realizzano la traversata atlantica da Gibilterra a Savannah. L'impresa nautica, di per se stessa non straordinaria, acquista il suo valore ed interesse per il fatto che i due protagonisti, fino a quel momento, aveva· no praticato la vela nelle acque del Mediterraneo. Il loro viaggio costituisce dunque una specie di esempio ed anche un invito alla navigazione oceanica che i velisti italiani hanno, salvo lodevoli eccezioni, finora trascurato. Il modo migliore di presentare ai lettori il viaggio da loro compiuto, è sembrato quello di riprodurre integralmente il loro «giornale di bordo inserendo via via in esso - nel momento stesso in cui furono scritti - i brani dei diari personali tenuti dai due navigatori. Ciò al fine di dare non solo il resoconto della condotta in navigazione, ma anche i documenti immediati , scritti a caldo, delle impressioni, considerazioni e reazioni umane dei due protagonisti nel risolvere i vari problemi nautici e nell'espletare quotidianamente i piccoli lavori di bordo alla presenza dell'oceano. Una testimonianza a due voci che costituisce un motivo di novità fra i numerosi libri di letteratura marinaresca, un messaggio che viene indirizzato al mondo dello yachting italiano affinché nasca in esso il desiderio di allargare quanto più possibile l'orizzonte della sua attività e di affrontare nuovi temi e mari nuovi.
Data pubblicazione
01/11/1971