Le mappe nautiche sono strumenti visivi pensati per trasmettere rapidamente una grande quantità di informazioni. Indicano a un navigatore come tenere la rotta, segnalano ostacoli e possibili pericoli e, in molti casi, stimano le distanze. Per poter fare tutto questo impiegano un insieme di caratteristiche e simboli che si sono sviluppati nei secoli, diversi da quelli delle carte terrestri. In questo libro vi raccontiamo le affascinanti storie su come gli stili e le strutture delle carte nautiche sono cambiati. Le mappe venivano disegnate pensando non solo all'utilità, ma anche all'estetica: potevano essere regali per patroni o istituzioni, o strumenti per mostrare a un pubblico di "osservatori della terraferma” i confini di un impero o le rotte dei suoi commerci. Potevano servire a trasmettere la potenza e la ricchezza di uno Stato o di una compagnia, sottolineando la centralità della navigazione nella storia umana. Nel contesto europeo, che è l'oggetto del libro, nel corso di quasi un millennio la navigazione è passata dall'essere una pratica basata sull’esperienza e sull'intuizione al delinearsi come una disciplina dominata dalla matematica e dagli strumenti. Oggi è in atto un altro cambiamento, che vede come protagoniste l'elettronica e l'analisi dei dati. Ma anche se sembrano così lontane dalle loro origini, persino le moderne carte dei nostri tempi discendono dai portolani nati nel Mediterraneo nel tardo Medioevo. Questo libro vi svelerà tutta la storia, un passo dopo l'altro.
Data pubblicazione
10/09/2020