In questo libro, analizzando a fondo dal punto di vista storico, geografico e matematico una lunga serie di raffigurazioni complete del nostro pianeta realizzate prima che la Terra fosse stata tutta esplorata, il professore universitario americano Charles Hapgood espone la tesi, supportata da notevoli prove, che quelle mappe "impossibili" potrebbero non essere altro che la ricopiatura di perfette proiezioni del mondo immensamente antiche, dovute probabilmente a una sconosciuta civiltà umana molto progredita che si sarebbe estinta, forse per una catastrofe globale improvvisa, intorno alla fine dell'ultima Era Glaciale, ben 12.000 anni fa. Ma è esistita veramente questa grande civiltà perduta? E se sì, perché non se ne sono trovate tracce più concrete? Oppure, se ce ne sono, perché sino ad oggi non le abbiamo riconosciute? E se invece questa antichissima civiltà perduta non è mai esistita, come mai dal 1966 a oggi nessuno è ancora riuscito a demolire con argomentazioni efficaci la tesi che Hapgood espone in questo libro oppure a spiegare in maniera ragionevole le anacronistiche anomalie presenti sulla Mappa di Piri Re'is e sulle decine di altre carte geografiche cosiddette "impossibili"?
Data pubblicazione
04/11/2004