Roma, 1 novembre 1786 «Sì, io sono finalmente nella capitale del mondo. La brama di arrivare a Roma era così forte e cresceva così smisuratamente da ogni passo che non potevo più stare fermo e sono rimasto a Firenze solo tre ore. Adesso san qui tranquillo e, spero, tranquillo per tutta la vita. Poiché comincia, si può ben dire, una nuova vita, quando si vede con gli occhi tutto quello che già si conosce con la mente. Ed io ora vedo viventi tutti i miei sogni di gioventù; le prime acqueforti di cui io abbia memoria, mio padre aveva molte vedute di Roma appese in una sala della nostra casa, io le vedo ora in realtà; e tutto ciò che in pittura ed in disegno in rame ed in legno, in sughero ed in gesso da lungo tempo conoscevo, sta ora nell'insieme avanti a me [. . .]» Johann Wolfgang von Goethe, "Viaggio in Italia" I romani inventarono le pietre miliari per dare un sollievo ai viandanti dal vedere il percorso fatto e la meta che mano a mano si avvicina. In questo libro sono le mappe in un certo senso a "sollevare" il lettore, facendogli sorvolare il territorio come se si trovasse sul magico tappeto di Aladino. Poter visualizzare l'agro romano sulla mappa dopo averne letta la descrizione nella comodità della propri a casa, seguirne passo, passo l'evoluzione storica, ma anche, ed è l'invito che faccio con gli itinerari nella seconda parte di questo libro, utilizzare le mie nuove cartine per partire all'esplorazione dell'agro, la sciandosi alle spalle il caos cittadino. Inoltrarsi nella vecchia intelaiatura di strade di origine romana ai cui bivi si collocano antiche osterie. Non è la meta che conta ma il viaggio , specialmente qui, dove non ci sono grandi mete da raggiungere, segnate con due stelle del Touring, ma tante piccole grandi mete sconosciute, non riportate da nessuna guida eppure, proprio per questo, in grado di suscitare l'emozione di una scoperta. Come i casali della campagna romana. Non sono segnalati da nessun a parte, eppure questi "illustri sconosciuti" compongono una trama da riscoprire, meritano di uscire dal buio dell'anonimato, di essere finalmente apprezzati nel loro valore da tanti cittadini e appassionati. Non occorreva un catalogo, che già esiste negli uffici tecnici comunali, ma semplicemente segnalare quelli meritevoli di essere visti e conosciuti, sia pure dal di fuori, essendo in gran parte privati. L'aspetto pittoresco compensa il viaggio, insieme all'immersione in una sempre verde e rilassante campagna romana.