Il contributo affronta i profili costituzionali relativi alla “contesa” fra lo Stato e le Regioni in ordine alla disciplina delle attività di prospezione, di ricerca e di coltivazione di idrocarburi nel fondale marittimo. Sono ripercorse le ragioni che hanno indotto gli Stati a irradiare la propria sovranità sino alle fasce di mare adiacenti al territorio, nonché quelle nazionali che negli ultimi decenni hanno originato il radicale accentramento statale nelle politiche coinvolte. La condizione giuridica del mare e dei fondali è poi interpretata alla luce dei principi introdotti dalla Costituzione repubblicana e del carattere regionale della forma di Stato. Tali rilievi risultano necessari per affrontare il più specifico ambito delle attività estrattive, le quali, rientranti nel quadro costituzionale dei «Rapporti economici», sono state caratterizzate da un deciso accentramento delle competenze in capo allo Stato, lasciando irrisolti diversi nodi sul ruolo delle Regioni e degli enti locali. L’intento è di ricostruire i singoli aspetti della “contesa”, avendo sempre come punto di riferimento la rilevanza costituzionale del territorio e del fondale marittimo.
Data pubblicazione
20/08/2020