Quell’estate del 1991, per l’autrice e la sua piccola famiglia, un viaggio lungo il mare Adriatico diventa il simbolo della salvezza e della speranza. La Jugoslavia, si frantuma sotto i colpi nazionalisti e ogni miglio superato rivela una crepa, un destino umano. È un continuo incontrarsi con realtà poco note: dall’arte e “l’arte di arrangiarsi” in situazioni di pericolo e di smarrimento, dall’Albania post comunista al disertore della guerra in Afghanistan, da chi decide di vivere lontano dal mondo a chi è costretto ad abbandonare tutto quello che ha... Questi sono solo alcuni dei “porti” a cui approda il loro catamarano attraverso il “mare inquieto” degli ultimi anni del secolo scorso. Un tratto veloce e lieve, in bianco e nero, spesso ci accompagna in una dimensione onirica e immaginifica ma grazie alle acute osservazioni dell’autrice, il suo viaggio diventa un’interessante scoperta anche per chi a bordo non c’era.
Data pubblicazione
01/05/2011