“Quando mollo gli ormeggi il distacco è netto, assoluto. Il mondo terrestre è subito lontano, irrilevante di fronte all’urgenza dei venti, al movimento delle onde, al tracciato della rotta. Ogni traversata è una sfida e ogni approdo è una scoperta. Il mare, come il deserto, non è mai lo stesso. E affrontarlo non è sempre facile. Ma in nessun altro luogo, se non forse in vetta alle più alte montagne, ci si sente così perdutamente liberi, immersi negli elementi primordiali della natura, dove ogni gesto diventa essenziale e ogni parola riacquista significato. La barca è anche lo spazio dei miei affetti, e dopo quasi 40 anni di navigazioni, dei miei ricordi più belli. Ho ereditato la prima barca da mio padre. I miei figli sono cresciuti nel pozzetto, un’estate dopo l’altra, da neonati a esperti marinai: persino ora che sono grandi e vivono le loro vite s’imbarcano ogni anno, immancabilmente, per navigare insieme. Di questo, e di tanto altro, sono debitore al mare. Questo libro è un giornale di bordo che raccoglie gli articoli scritti in questi anni per il Giornale della Vela e racconta il mio modo di vivere la barca, dalle coste italiane alle isole del Mediterraneo sino ai ghiacci del circolo polare artico”.
Data pubblicazione
01/08/2015