Il Mediterraneo non è solo geografia, ricordava lo scrittore Predreg Matvejevic. Risalendo alla definizione di “mare salato” dei Greci, che per primi lo definirono halas, cioè “sale”, l’autrice prova a “leggere” il Mediterraneo come spazio letterario, per condividerne la storia e i suoi protagonisti. Come si racconta il mare e che ruolo ha nella Commedia di Dante? Come viene rappresentato e cosa significa per Petrarca? E come lo racconta Boccaccio? In un appassionante viaggio tra testo e immagine, il volume analizza e ricostruisce questi tre modi diversi di vedere il Mediterraneo. Il risultato è un acquerello dai colori non sempre vividi, ma realistici, di uno spazio geografico specchio mobile e ibrido che riflette le tensioni e le incongruenze “reali” del nascente urbanesimo medievale. Vero e proprio locus operandi, il mare diventa spazio privilegiato della celebrazione dell’ingegno e dell’operosità umana e della letteratura che li narra. Da queste pagine la testimonianza e la speranza di un Mediterraneo pacifico che trova, e ritrovi, la sua essenza nel suo essere «tra discordanti liti», come scrive Dante, ossia un mare che celebri la diversità delle sue coste, un mare ponte capace di unire culture, tradizioni, fedi diverse.
Data pubblicazione
07/05/2020