La Regina dello Jonio fondata dai coloni spartani navigando sull'antica rotta tra la Grecia e la Japigia è strettamente legata al mare. Taranto è incastonata sulla sommità del Golfo omonimo in una strategica posizione centrale che ne fa l'anello di congiunzione tra la costa salentina e quelle della Lucania e della Calabria. Taranto non è, quindi, solo la Città dei Due Mari: il Golfo e, oltre a Mar Grande e Mar Piccolo, il suo terzo mare che inizia a Santa Maria di Leuca e termina a Capo Colonne, con spiagge incontaminate, zone marine protette, approdi, torri costiere e fari. A parte il tesoro nascosto dei suoi fondali che, dalle Secche di Ugento e dal pescoso Banco di Amendolara, sprofondano sino a 2.000 mt tra valli e canyon sottomarini, costituendo ancora oggi l'habitat dei delfini così cari agli abitanti della Magna Grecia. Gli altri due mari di Taranto sono, per parte loro, l'essenza della Città: tramonti impareggiabili, navi alla fonda, impianti portuali tra i maggiori del Mediterraneo, Arsenale militare con grandi bacini, giardini delle cozze, sorgenti d'acqua dolce (i citri) che sgorgano in mare, rive cariche di storia, pesci e frutti di mare (nei secoli passati soggetti ad un regime di protezione ante litteram) caratterizzano Mar Grande e Mar Piccolo. L'opera è stata scritta attingendo ad un ricco patrimonio letterario di notizie storico-geografiche-paesaggistiche ed è corredata di numerose foto e cartine. Essa è dedicata, come la precedente edizione, alla millenaria marittimità di Taranto e delle vicine coste di Salento, Lucania e Calabria.
Data pubblicazione
04/11/2019