La realtà più profonda e verace di Marsiglia rimane generalmente nascosta a chi, fermandosi alla sua reputazione di caotico porto di mare, patria del vizio e della criminalità ritratti in tanta letteratura e cinema, non si addentra nella sua appassionata “arte di vivere”, che pulsa nelle bellissime pagine della trilogia narrativa di Jean-Claude Izzo. Un forte senso di libertà ha caratterizzato la storia di questa eccezionale città fin dalle sue origini, favorito da una fusione incessante e creativa di culture prerogativa di una popolazione che, citando Blaise Cendrars, rimane oggi «insolente, felice di essere viva, e più indipendente che mai». Il Porto Vecchio, nel quale i primi coloni greci entrarono con le loro galee per farne una base di commercio, è tuttora il centro vitale della città. Il progetto Euroméditerranée e la proclamazione di Marsiglia a Capitale Europea della Cultura nel 2013 hanno permesso un processo di riqualificazione urbana che sta dando sorprendenti risultati. Con i suoi ventisei secoli di esistenza, Marsiglia coniuga tradizione e modernità e, sulle tracce del suo passato, disegna il volto del suo avvenire. David Crackanthorpe ci guida in una piacevole esplorazione della straordinaria architettura dei suoi quartieri e delle vestigia delle numerose dominazioni; delle isole dell’arcipelago del Frioul e della magnifica costa, caratterizzata dalle smeraldine calanques. Baciata dal sole 300 giorni all’anno, il mistral dona alla città una luminosità che ha ispirato pittori come Cézanne e Renoir, Braque e Dufy. Capitale del sapone e culla dei santons (le famose statuine del presepe), Marsiglia non dimentica le sue tradizioni gastronomiche, frutto di fortunate contaminazioni.
Data pubblicazione
01/04/2013