« Il martedì 12 maggio 1835, alle ore quattro pomeridiane un drappello eteroclitico si mette in marcia alla conquista della civiltà e del sole mediterraneo. Nello Stretto di Messina, tra un vociare tutto latino, risuona la melodia di una ballata romantica. Proviene da una barca, dove una donna velata intona il disperato lamento amoroso della Margherita di Faust. Piacere per la buona tavola, passione e slancio per le grazie femminili, amoroso interesse per le località visitate diventano dunque gli ingredienti basilari del viaggio poi amalgamati in un unico impasto creazionale. Il viaggio registra innumerevoli micro palcoscenici dove si recitano o si provano soltanto le rappresentazioni più svariate. Assistiamo alla festa di un Santo patrono, alla pesca del pesce spada, alle disavventure eroicomiche di Cama, all’inerzia impotente di tutta una popolazione avvolta e vinta dalla pesante atmosfera sottesa dallo scirocco… A Messina, dunque, si viene configurando il nucleo primo, quello più sostanzialmente veridico, dell’epopea siciliana di Alexandre Dumas. Molto più tardi, Messina occuperà ancora un ruolo importante e decisivo: sarà lo scalo d’obbligo e di elezione per la sua goletta, la “Emma”, che, da quei lidi, spiegherà le vele per un’ennesima avventura. »
Data pubblicazione
01/05/2009