Nel 1978 furono rilevati strani fenomeni al largo delle coste centro adriatiche, fra cui l’affondamento di un peschereccio che provocò due morti, bagliori nel cielo, colonne d’acqua alte circa 50 m, bussole e radar impazziti. Inizialmente ed emotivamente spiegati come segreti esperimenti militari o possibili basi UFO ed altro, solo attraverso il successivo ed approfondito studio di Geologia Marina effettuato nella zona, sono stati interpretati come effetti della fuoriuscita di metano, il cui naturale ciclo rappresenta uno degli aspetti della complessa vita della Terra. Quando arriva nell’atmosfera, il metano contribuisce al riscaldamento globale, principale causa delle repentine variazioni ambientali, della biodiversità, del decadimento di civiltà del passato ed altri fenomeni. Pietro Vittorio Curzi si interessa degli aspetti scientifici, metodologici ed applicativi della Geologia Marina. È stato ricercatore presso l’Istituto di Geologia Marina, oggi ISMAR, del CNR dal 1974 al 1987; professore di Geologia e Geologia Marina dal 1987 al 1997 presso l’Università di Ancona e dal 1997 presso l’Università di Bologna (DICAM), dove attualmente svolge attività scientifica.
Data pubblicazione
20/05/2013