Uomo del suo tempo, Marco si mostrò superiore al suo tempo nel suo genio di viaggiatore e di scopritore, in quella sua apertura a una vastissima esperienza di paesi e genti diverse, in quella sua completa assenza di fanatismo e di bigotteria, e nella sorridente bonomia con cui sa guardare gli aspetti anche più inconsueti e mostruosi d'una realtà prima ignota: bonomia che è anche, a suo modo, fermezza stoica. E ha probabilmente ragione il Benedetto quando, pensando al vasto tesoro di conoscenza per la prima volta acquisito dall'Europa dal Milione, ravvisa in esso un frutto prodigiosamente anticipato della Rinascenza, e lo definisce una sintesi laica e terrena da porsi accanto alle due celebri sintesi in cui si è riassunto il Medioevo teologico e filosofico, la "Summa" di San Tommaso d'Aquino e la Divina Commedia. Sintesi assai più imperfetta, certo, di queste, ma interamente aperta verso l'avvenire. (Dalla prefazione di Sergio Solmi).
Data pubblicazione
01/01/1981