“Gli Etruschi sono stati almeno per tre volte avvolti dalle narcotiche nebbie del mistero: prima dai Romani, poi dai Cristiani, infine dagli etruscologi… Ma i colori delle loro vicende sono abbacinanti, nati e cresciuti dove l’esuberante paesaggio vulcanico, i suoi fiori, i suoi fiumi, le millenarie rupi erano percepiti con gli occhi di chi osserva la danza di dèi e dee, nell’attimo senza tempo di una ininterrotta creazione. Uno sguardo vivo di passione e lucidità. Intuitivo e intelligente…”
Data pubblicazione
20/03/2021