Un testo interessantissimo che spazia dai beni architettonici, etnoantropologici e naturalistici di Monte Gallo fino alla magia di grotte dai nomi romanzeschi, passando per incredibili leggende. I due scrittori-ricercatori aggiungono così un altro importante tassello, a completamento della conoscenza storica di una montagna che rappresenta un autentico giacimento culturale, da conoscere e fruire con“illuminati” percorsi progettuali integrati, mare - terra, storia - archeologia. Emblema di unione, tra culture passate e presenti nel mare su cui si affaccia la Sicilia, futura. Monte Gallo è la punta più a Nord della Sicilia occidentale e questo ha condizionato e impreziosito la naturalità dei suoi ambienti e favorito la sua antropizzazione arcaica, in diretto rapporto con il mare, risultando di tramite all’entroterra, riconosciuto quale luogo sicuro di approdo e riparo, nelle testimonianze antropiche delle grotte, è la punta che si avvista da Tramontana, la rotta per chi proveniva dalle coste medio - orientali: Fenici, Punici, Bizantini, Arabi, popoli che vi sostavano per poi affrontare il grande balzo verso le coste sarde, baleariche o italiche.
Data pubblicazione
01/12/2009