Una donna alla deriva, senza più memoria, senza più ricordi. Una barca che la culla, una ferita sul viso, mille domande, nessuna risposta: l’odissea di Nora, francese di origini algerine, comincia come un giallo. Qual è il suo nome? Cosa ci fa da sola, in mezzo al mare, nel nulla, su una vela diretta chissà dove, chissà perché? Intorno, un’irrequieta distesa di dune d’acqua, specchio di quei deserti che i suoi antenati nomadi solcavano un tempo seguendo labili rotte di sabbia. “N’zid” in lingua araba vuol dire io continuo, io nasco. E mentre onda dopo onda il passato lentamente riaffiora, la ricerca della verità s’intreccia a quella delle proprie radici, della propria identità: Africa o Europa, occidente o medioriente? Fino alla consapevolezza che appartenere a questa o a quella costa poco importa: che è il mare, il continente blu che unisce tutti gli altri, la sua terra.
Data pubblicazione
01/11/2010