È l’esemplare n. 538 su 1.500 copie stampate in totale, dai documenti originali dell'Archivio Storico di Venezia. Con numerose illustrazioni nel testo. Alberto Cosulich, autore del volume, è nato a Venezia ed è il primogenito della famiglia che da tante generazioni svolge attività nel campo marittimo e navale. Dopo la seconda guerra mondiale, assieme al fratello Carlo, con grande impegno è riuscito a ripristinare la flotta di famiglia, riportando sulle ciminiere delle sue navi l’antico stemma dei suoi avi. Oltre che armatore, Alberto Cosulich è appassionato studioso di antica marineria e di etnografia e su tali argomenti ha scritto numerosi volumi. Un veliero su tre andava perduto in mare, recita il sottotitolo del libro: infatti emerge, dalle statistiche dell’epoca, questa altissima percentuale di disastri della navigazione. Chi andava per mare aveva un terzo delle probabilità di naufragare, ma se a ciò si aggiungono tutte le altre cause di morte, in particolare i singoli infortuni a bordo, le malattie, i contagi nei porti e le epidemie di ogni genere, dobbiamo concludere che si trattava di una attività ad altissimo rischio della vita. L’autore ha attinto dalle fonti storiche più certe, per far rivivere la documentazione di alcune storie vere del passato sulle quali era calato un totale oblio. I naufragi sono stati raggruppati nelle loro più frequenti tipologie: Naufragi per cause di mare cattivo; naufragi per cause di navigazione; naufragi per cause umane. Le foto d’epoca che corredano il volume sono tratte da testi inglesi e americani. La seconda parte del libro è dedicata agli ex voto marinari e la religiosità dei naviganti con circa cinquanta foto che riproducono gli ex voto di alcuni santuari in Italia.
Data pubblicazione
01/01/1986