Con Naufragi, Francisco Coloane, a più di novant'anni, ha scritto l’opera che avrebbe voluto leggere da ragazzo, quando, ogni volta che poteva permetterselo, acquistava una storia di navi e naviganti. Tra i suoi libri prediletti c’era quello di uno scienziato cileno, Vidal Gormaz, che aveva censito centinaia di naufragi avvenuti sulle coste frastagliate della sua terra. Da quel pozzo di informazioni Coloane ha tratto storie incredibili, commentate e scaldate dalle proprie impressioni di lettore d’eccezione. Qui raccolte, danno vita a un’opera che sfugge alle classificazioni di genere, ed è non solo un omaggio a chi conosce, vive, ama, affronta, narra il mare, ma anche l’ultimo ideale saluto dello scrittore alle coste dell'estremo Sud, la regione d’impressionante bellezza dove «le piogge torrenziali, i cieli apocalittici e improvvisamente luminosi, gli stretti innevati, le muraglie vertiginose, i ghiacciai fantasmagorici hanno sedotto tanti ansiosi di avventure, di gloria, o di imprese memorabili, persone lanciate alla conquista di un sogno».
Data pubblicazione
01/03/2004