Navi bianche

il rimpatrio dei civili italiani dall'AOI 1942-43

Navi bianche

il rimpatrio dei civili italiani dall'AOI 1942-43

Zorini Decio


  • Disponibile in 7 giorni
  • Possibilità di reso entro 10 giorni lavorativi
  • Transazione sicura con carta di credito, Paypal o bonifico bancario
  • Spedizione tracciata con SDA

€ 20,00
Nel marzo 1942 quattro delle maggiori navi passeggeri superstiti, Tn Duilio e Giulio Cesare del Lloyd Triestino e Mn Saturnia e Vulcania della Italia S.A., furono scelte per una missione di rimpatrio. Dopo lunghe trattative segrete condotte grazie alla me­diazione di vari governi, Italia e Gran Bretagna raggiunsero un accordo in pieno conflitto per l’evacuazione dei nostri conna­zionali civili dall’ex Africa Orientale Italiana, di cui circa 30.000 donne, bambini e anziani. Le difficoltà da superare furono notevoli, soprattutto per i rifornimenti di combustibile, acqua e viveri che si concordò di pagare in oro tramite paesi neutrali. Il percorso circumnavigando l’Africa era geograficamente di 20.000 miglia andata / ritorno, 37.000 km, ma effettive 23.000 miglia, 40.000 km. Gli alleati tedeschi e giapponesi non si impegnarono a garantire l’incolumità delle nostre navi lungo la rotta. Nella prima missione tutte le navi fu­rono destinate al porto di Berbera. La seconda missione si svolse come la prima aggiungendo lo scalo di Massaua per Giulio Cesare e Duilio. La terza missione prevista per il completo rimpatrio dei nostri connazionali portò la Saturnia a Mogadiscio e le altre navi a Massaua. Durante il rientro, il 25 luglio 1943 colse le quattro navi in navigazione nell’At­lantico. Il totale generale dei connazionali rimpatriati fu 27.706, di cui il 41,1 % di bambini e ragazzi. La media di ciascuna nave fu di 2.300 rimpatriati.
Autore
Ean / Isbn
978887772354
Pagine
96
Data pubblicazione
20/01/2023