La scoperta di nuovi continenti iniziata da Cristoforo Colombo, e proseguita durante tutto il XVI secolo, con gli insediamenti che ne derivano, alimenta un via vai frenetico di navi. I velieri, sempre più grandi e veloci, lasciano i porti di Londra, Rotterdam, Bordeaux, Lisbona carichi di emigranti e ritornano pieni di merci esotiche o addirittura di tesori doro e dargento. In quegli anni gli strumenti a disposizione dei capitani delle navi sono ben pochi: la Bussola e qualche altro approssimativo strumento per calcolare lincerta latitudine come la Balestriglia o il Quadrante. I capitani dei velieri hanno nozioni di astronomia, matematica, meteorologia e hanno lassistenza di cartografi e naturalisti, ma affidano la sicurezza delle loro navi soprattutto al loro istinto, alla prontezza delle loro decisioni e alla loro vocazione marinara. Il capitano esercita sulla nave un potere assoluto, i suoi ordini devono essere eseguiti alla lettera e immediatamente. La sua autorità è garantita dai codici delle leggi marinare che tutti i marinai ben conoscono, ma la sua autorevolezza gli deriva dalla conoscenza, da un carattere freddo e deciso, dalla distanza siderale che lo divide dai suoi marinai che pure condividono con lui lo stesso destino.