Storie di marinai, di navi e navigazioni tra il basso Adriatico e il Canale d'Otranto, lette attraverso lo studio dei graffiti navali incisi sulla nuda pietra, nelle segrete dei castelli, sulle facciate delle chiese, nei santuari in grotta. È questo Navigando sui muri, un compendio delle raffigurazioni di navi graffite nel Salento. Siamo negli anni a ridosso della battaglia di Lepanto, un tempo pieno di inquietudine, quando le navigazioni e i traffici commercia li divennero precari a causa della rottura degli equilibri internazionali. I pericoli rea li e non indifferenti che ogni navigazione nel basso Adriatico e nel Mediterraneo centrale avrebbe comportato erano probabilmente anche amplificati, nell'immaginario collettivo, dalla risonanza che il tragico assedio d i Otranto ebbe nel mondo cristiano. Alcun i dei graffiti navali presi in esame, nella maggior parte inquadrabili tra XVI e XVII secolo, sono indicativi della percezione, da parte della gente comune, di questa complessa situazione politica che vedeva la costante pulsione dell'Impero Ottomano verso il Mediterraneo occidentale e l'esigenza, da parte della Serenissima, di difendere i propri commerci con il Levante. - Stories of sailors, ships and navigations between the Adriatic sea and the Strait of Otranto, read through the study of noval graffiti carved on the stone, in the prisons of the castles, inside churches and caves. All the materials studied refer to ancient navigation and also, probably, to military scenarios highlighting the maritime vocation of the region in medieval and post-medieval age. It's not accidental that the Apulian territory was deeply involved in the expansionism of the two main powers of this period: Turks and Venetians. Some of the graffiti surveyed (principally dating from rhe sixteenth to seventeenth century) are indicative of the ordinary people's perception of this complex historical situation.
Data pubblicazione
30/03/2017