Il volume raccoglie gli Atti del I Congresso Internazionale tenutosi in occasione del venticinquennale del Museo Genna Maria di Villanovaforru (14-15 dicembre 2007). Nei secoli di passaggio tra la fine del II e lo sviluppo del I millennio a.C. la Sardegna è un mondo in fermento: Ichnoussa, la grande impronta al centro del Mediterraneo, è il segno di un piede che corre veloce e trascina l´isola e i suoi abitanti verso cambiamenti epocali. Da Sarroch fino a Sant’Imbenia, dal Sinis fino al golfo di Olbia, l´intero territorio sardo svela i segni inequivocabili di tale fermento: sono le tracce lasciate da un generale contesto di radicali mutamenti, che investe in modo complessivo il Mediterraneo, ne trasforma le economie e i rapporti commerciali, ne ridefinisce la capacità di ingenerare progresso tecnologico, sviluppo sociale, mutamento di assetti politici. Tracce leggibili nella cultura materiale, nelle trasformazioni territoriali, nei percorsi e nei processi di acquisizione, scambio, diffusione. In Sardegna, come in molte altre parti del Mediterraneo, è proprio questo fermento a mettere in moto quel processo di rielaborazione attiva, per usare un’espressione di un grande conoscitore dei processi di trasformazione quale è Bruno d´Agostino, felicemente ricordato in questo volume da Massimo Botto, che veicola ogni momento di contatto con l´altro verso una nuova fase di sé anche nei processi di determinazione culturale. Attraverso le relazioni presentate con ampiezza di argomento e di trattazione al convegno di Villanovaforru osserviamo per intero il processo che si compie in quella parabola, lunga mezzo millennio.