Nella penisola arabica i monsoni provenienti dall'Oceano Indiano scaricano sulle montagne del sud le piogge indispensabili all'esistenza della vita. Invece, la pioggia raramente raggiunge lo sterminato deserto del Rub al Khali, le cui dune sabbiose si susseguono per centinaia di chilometri, e arrivano sino al cuore dell'Arabia. Nel deserto vivono pastori beduini che sono gli Arabi più autentici, sempre alla ricerca, con i loro greggi, di nuovi pascoli e di acqua. Solo l'esperienza di un beduino, quando ci si trova avvolti da sabbia, sassi, caldo e sete sa dove si trova l'acqua nascosta. E poi prepara un tè che sapora di dolce, di speziato, un tè che racchiude tutti gli aromi del deserto. In riva ad un fiume o ad una sorgente troviamo i contadini che in arabo si chiamano “fellah”: sono stanziali e vivono in villaggi di fango o pietra oppure in capanne di paglia. Ricavano il necessario per vivere dal suolo e vivono in condizioni quasi medioevali.La cosa è completamente diversa nelle città, con forti contrasti fra sviluppo modernissimo e antiche tradizioni islamiche. Dal medioevo siamo passati all'era futuristica, con un balzo rapidissimo, grazie ai proventi del petrolio.
Data pubblicazione
01/10/2006