In tanti anni di attività di oreficeria in stile etrusco, l’autore del volume, Aldo Fernandi, ha avuto modo di confrontarsi con numerosi colleghi dalle formazioni professionali di base molto diverse, notando che spesso la ripetitività consumistica dell'oreficeria moderna non lascia molto spazio alla creatività. Ben altra cosa è l'oreficeria antica per la quale ogni oggetto, per i suoi significati reconditi, potrebbe avere un titolo, quasi come una poesia. L’autore si è accinto a sperimentare alcune soluzioni tecniche che permettessero di risolvere i tanti quesiti della costruzione dei gioielli, individuandone anche i problemi. Ritiratosi a vivere nella provincia di Viterbo, questo primo bagaglio tecnico conseguito, diventò, per Fernandi una opportunità di lavoro e studio per anni, cioè il tempo necessario ad approfondire il lavoro degli orafi etruschi negli aspetti più reconditi. Un suo amico, appassionato e fans di questo lavoro di ricostruzione dell’oreficeria etrusca, ha fotografato magistralmente le sue opere più significative, utili come mostra didattica di archeologia sperimentale. È così che nel volume, anche per merito di queste foto, si può apprezzare la genialità costruttiva degli etruschi. Nel libro, nato da un lungo lavoro di ricerca in molti testi e foto, ci si sofferma ad osservare ogni minimo particolare significativo, per passare dalla teoria alla pratica, mostrando il lavoro, non solo come una specializzazione peculiare di quelle mani antiche, ma sviluppando tutte quelle tecniche a 360 gradi. Questo è il grande merito dell’opera. Oggi, osservando il lavoro di Aldo Fernandi, si può affermare che in queste pagine si trovano moltissime risposte idonee e sperimentate, per costruire con meno interrogativi, osservare con occhio più attento ed apprezzare meglio, la stupenda oreficeria etrusca.
Data pubblicazione
01/08/2006