Dagli altari della Grande Madre mediterranea alle tavole dei greci moderni: un affascinante viaggio tra storia, mito, religione, cultura. Alla scoperta di una civiltà gastronomica impastata di terra e di sole, ma anche di miti e riti ancestrali che ci riportano all'’origine delle cose (per dirla alla Yourcenar). A quella cultura mediterranea che ha saputo trasformare il vissuto quotidiano in una grande, fulgida epopea. Così abbiamo scoperto come pane, vino e olio, presso le genti mediterranee, siano divenuti sacri, come il cibo, da mero sostentamento, sia divenuto poesia, pensiero, fede. Grazie a Omero come a Kazantzakis, a Platone come a Bachofen, a Teocrito come a Durrell, abbiamo scoperto un'altra Grecia, quella vera, profondamente radicata alla sua identità mediterranea. Una realtà gravida di sapori e di saperi, animata da un grande pathos ma anche da un profondo misticismo. Dalle isole ioniche, passando per l'Epiro e la Macedonia, l'autrice si spinge fino al remoto (sconosciuto) Ponto, con l'ansia della scoperta, animati da quella che Nietzsche chiama fede nel sud. Contro la globalizzazione del gusto (e del pensiero), vuole dare un suo personale contributo, ripercorrendo le tortuose vie di una memoria storica, in fondo, comune, alla scoperta delle nostre antiche radici mediterranee.
Data pubblicazione
01/01/2010