Più vicine al continente africano che a quello europeo (Lampedusa dista dalla costa tunisina appena 61 miglia e circa il doppio da quella siciliana), le Pelagie sono state sfiorate dal mito e dalla storia senza subire sconvolgimenti. Escludendo Lampione, troppo piccola per avere una pagina di storia, Lampedusa e Linosa sono state luogo di sosta per Fenici, Greci, Romani e Arabi che hanno comunque lasciato tracce ben evidenti del loro passaggio. I Romani sfruttarono Lampedusa per impiantarvi uno stabilimento per la lavorazione del pesce e per la produzione del garum, una salsa di pesce molto diffusa in età imperiale. Gli Arabi furono coloro che lasciarono più impronte su queste terre perché, dediti com’erano alla pirateria, le utilizzarono come approdo anche molto tempo dopo la loro cacciata ufficiale dalla Sicilia.
Data pubblicazione
01/07/2001