Esistono tanti racconti sulle navi. Quel che si legge in questo libro può dar l’impressione di essere il frutto di immaginazione, ma non lo è affatto. Grazie al reperimento di documenti e scritti trovati per lo più fuori dall’Italia, dove più conosciuta era la singolare vicenda di questa nave, l’autore ha ricostruito la storia dell’incrociatore-torpediniere Zenta e dei suoi equipaggi, tutti al servizio di Sua Maestà l’Imperatore d’Austria. Erano impegnati in missioni in terre lontane, alla ricerca di uno sbocco per il commercio dell’Impero, da sempre estraneo ad avventurismi coloniali. Quasi rompendo quest’ultima tradizione, la nave era stata inviata a percorrere rotte esplorative non solo in Mediterraneo, ma anche in Asia e Sudamerica. Ad ogni uscita, capitani di lungo corso, formati nelle eccellenti Scuole e Accademie Navali di Fiume, Pola e Trieste, sapevano manovrare l’unità con elegante sicurezza. In più comandavano equipaggi multinazionali che, ben motivati, riuscivano a dare il meglio delle proprie capacità anche in situazioni di estrema pericolosità e disagio tanto da veder consegnata, alla loro nave, la bandiera d’onore in seta dell’Imperialregia Marina con l’emblema dell’aquila imperiale e la scritta “Viribus Unitis”.
Data pubblicazione
20/03/2020